lunedì 29 agosto 2011

Artemide: dea della caccia e della luna (2: la donna Artemide)

Disegno di AnnaGrazia Ogier
Continua la serie di post dedicati all'approfondimento delle Dee come Archetipi psicologici.
Artemide - parte seconda: la donna Artemide
(di Sandra Muzzi)

COMPETITIVA E SORELLA
Rappresenta qualità idealizzate dai movimenti femminili: realizzazione e competenza, indipendenza dagli uomini e dalle loro opinioni. Senso di integrità, di completezza (atteggiamento del tipo “So badare a me stessa" ) che le permette di funzionare da sola, fiduciosa di sè e indipendente, e di cercare le proprie mete in un ambito di sua scelta.
L’archetipo Artemide dà alla donna la capacità di concentrarsi su qualsiasi cosa lei consideri importante, senza lasciarsi distrarre nel suo cammino nè dai bisogni nè dalla competitività altrui.

venerdì 26 agosto 2011

Artemide: dea della caccia e della luna (1: profilo mitologico)

Disegno di AnnaGrazia Ogier
Continua la serie di post dedicati all'approfondimento delle Dee come Archetipi psicologici.
Artemide - prima parte: il profilo mitologico
(di Sandra Muzzi)

Artemide, che i romani chiamavano Diana, era la dea della caccia e della luna
Slanciata e incantevole figlia di Zeus e di Leto, vagabondava nel folto della foresta per montagne, prati e radure, con il suo stuolo di ninfe e i suoi cani da caccia. Vestita di una corta tunica, armata di un arco d’argento, una faretra  colma di frecce sulla spalla, tirava con l’arco con mira infallibile. 
Come dea della luna viene rappresentata anche nell’atto di portare luce, con in mano una torcia o con il capo circondato dalla luna e dalle stelle.

martedì 23 agosto 2011

Atena, dea della saggezza e dei mestieri (3: lettura con il Voice Dialogue)

Disegno di AnnaGrazia Ogier
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Atena - terza parte: lettura della Dea tramite il Voice Dialogue
(di Sandra Muzzi)

IL PADRE
Mentre la madre ama e accoglie incondizionatamente, il padre valuta il nostro agire, la nostra abilità nel mondo e ci apprezza per quanto ci dimostriamo capaci. 
Molte delle nostre aspettative nei confronti degli uomini derivano dal rapporto che abbiamo avuto in famiglia con nostro padre: se ci ha visto inadatte ai lavoretti manuali, se non ha avuto fiducia che avremmo potuto impararli proprio come i maschietti, se non ha stimolato la nostra manualità, potremmo essere affascinate dall’uomo “faber”, proiettando al di fuori un’energia non riconosciuta in noi.

sabato 20 agosto 2011

Atena, dea della saggezza e dei mestieri (2: la donna Atena)

Disegno di AnnaGrazia Ogier
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Atena - seconda parte: la donna Atena
(di Sandra Muzzi)

STRATEGA E FIGLIA DEL PADRE
Le capacità marziali e domestiche associate ad Atena sottendono pianificazione ed esecuzione, entrambe attività che richiedono un pensiero intenzionale. Caratteristiche del suo tipo di saggezza sono la strategia, la praticità e i risultati concreti. Atena tiene in gran conto il pensiero razionale e rappresenta il dominio della volontà e dell’intelletto sull’istinto e sulla natura.
Il suo spirito vive nella città: per Atena, al contrario di Artemide, i luoghi selvaggi devono essere bonificati e conquistati.

Rappresenta l’immagine dell'Adulta di buon senso, col suo interesse realistico per il mondo così com’è, il suo atteggiamento pragmatico, le sue strategie vincenti e le soluzioni pratiche.

martedì 16 agosto 2011

Atena, dea della saggezza e dei mestieri (1: profilo mitologico)

Disegno di AnnaGrazia Ogier

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Atena - prima parte: il profilo mitologico
(di Sandra Muzzi)

Atena, che i romani chiamavano Minerva, era la dea greca della saggezza e dei mestieri. Al pari di Artemide, Atena era una dea vergine, votata alla castità e al celibato. 
Imponente e splendida dea guerriera, protettrice di eroi da lei stessa prescelti e della sua città eponima, Atene, era la sola divinità femminile dell’Olimpo rappresentata con indosso la corazza, con la visiera dell’elmo tirata indietro a rivelare tutta la sua bellezza, uno scudo al braccio e una lancia in mano.

In conformità con il ruolo di dea che presiede alla strategia della battaglia in tempo di guerra e alle arti domestiche in tempo di pace, Atena veniva rappresentata anche con la lancia in una mano e la ciotola o il fuso nell’altra.
Era protettrice di molte città, patrona degli eserciti e dea dei tessitori, orafi, vasai e sarti. I greci credevano che fosse stata lei a dare all’umanità le briglie per domare il cavallo, a ispirare i costruttori di imbarcazioni nel loro mestiere e a insegnare agli uomini come fare l’aratro, il rastrello, il giogo e il carro per i buoi. L’olivo era il dono speciale da lei fatto alla città di Atene, un dono che aveva favorito la coltivazione di questa pianta.


venerdì 12 agosto 2011

Persefone, fanciulla e regina degli inferi (3: lettura con il Voice Dialogue)

Disegno di AnnaGrazia Ogier

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Persefone - terza parte: lettura della Dea tramite il Voice Dialogue
(di Sandra Muzzi)

LA BAMBINA VULNERABILE
Molti aspetti di Persefone richiamano la nostra Bambina interiore, quell’esserino indifeso e bisognoso che eravamo alla nascita. Allora non avevamo ancora costruito la nostra personalità o, in termini di Dialogo delle Voci  Interiori, ancora non avevamo con noi quei “sé” che man mano ci avrebbero dato la possibilità di andare nel mondo. 
Appena nati siamo senza corazze, così come Persefone è inconsistente e “senza pelle”: così come lei si adegua a quanto gli altri si aspettano da lei, noi da piccole abbiamo sviluppato un comportamento compiacente, come unico strumento a nostra disposizione per procurarci cibo e amore, cioè per sopravvivere, quel "sé" Gentile che mette sempre al primo posto i bisogni e le richieste degli altri e che poco alla volta ci porta a non conoscere più le nostre necessità.

IL GENTILE
Questa energia compiacente, tutta rivolta a far piacere agli altri, ci porta a cambiare continuamente atteggiamento, comportamento, a seconda delle persone che abbiamo intorno. Può essere veramente spiazzante per chi vive vicino ad un Gentile, notare questi continui cambiamenti che portano anche a barcamenarsi fra opinioni contrastanti pur di non dispiacere a nessuno. 
La sensazione sgradevole che rimane è come di un vuoto, come se non si fosse in compagnia di qualcuno ma davanti ad una recita, manca un vero contatto energetico, non c’è un mondo di sensazioni e di emozioni, di alti e bassi, di bello e di brutto come in tutti gli esseri umani, ma una specie di calma piatta, un’onda costante di carineria che lascia la voglia di chiedere: "Ma TU dove sei, chi sei, cosa senti…..?"

Nota Bibliografica:
- mi sono ispirata a Le dee dentro la donna di Jean S. Bolen
- le mie conoscenze sul Voice Dialogue derivano dagli insegnamenti della D.ssa Franca Errani, dai cui scritti ho tratto spunti per la "lettura delle Dee tramite il Voice Dialogue", nonchè dai seguenti testi di Hal e Sidra Stone: Il Dialogo delle voci, conoscere e integrare i nostri sé nascosti, ed. Amrita; Il critico interiore, come trasformarlo in un potente alleato, ed. Gruppo Futura; Tu ed io, incontro, scontro e crescita nelle relazioni, ed. MIR

martedì 9 agosto 2011

Persefone, fanciulla e regina degli inferi (2: la donna Persefone)

Disegno di AnnaGrazia Ogier

Continua la serie di post dedicati all'approfondimento delle Dee come Archetipi psicologici.
Persefone - seconda parte: la donna Persefone
(di Sandra Muzzi)

DONNA RICETTIVA E BAMBINA DELLA MAMMA
Persefone ha due aspetti: fanciulla e regina degli Inferi.
Come Kore rappresenta la fanciulla che ignora chi sia  ed è inconsapevole  dei propri desideri o delle proprie forze. Non si impegna nè in un rapporto, nè in un lavoro, nè in una meta culturale: qualsiasi cosa faccia, non sembra la faccia "per davvero". La sua duttilità la predispone a essere "donna anima", conformandosi inconsciamente a quello che un uomo vuole che lei sia. Si adatta alle proiezioni che le arrivano da persone significative. Le piace piacere agli uomini, ma manca di passione (è un misto di sessualità e innocenza). E’ una figlia troppo legata  alla madre per sviluppare un senso di sè indipendente.

venerdì 5 agosto 2011

Persefone, fanciulla e regina degli inferi (1: profilo mitologico)

Disegno di AnnaGrazia Ogier

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Persefone - prima parte: profilo mitologico
(di Sandra Muzzi)

La dea Persefone, che i romani chiamavano Proserpina o Cora, compare nell’Inno a Demetra, che descrive il suo rapimento da parte di Ade. 
Era venerata in due modi, come fanciulla, o Kore (che significa “giovinetta” ) e come regina degli Inferi. 
Kore era una giovane dea slanciata e bellissima, associata ai simboli della fertilità: il melograno, il grano, i cereali e il narciso, il fiore che l’adescò. Come regina degli Inferi, Persefone è una donna matura, che regna sulle anime dei morti, guida i viventi agli Inferi e pretende per sé ciò che vuole.