mercoledì 28 settembre 2011

Era: dea del matrimonio (3. lettura con il Voice Dialogue)

Era Campana, statua di marmo del II° sec. a.C. (Louvre, Parigi)
Continua la serie di post dedicati all'approfondimento delle Dee come Archetipi psicologici.
Era - parte terza: lettura della dea con il Voice Dialogue
(di Sandra Muzzi)

L’IDEALISTA
E' quell'energia che "sposa" le idee e i principi, completamente l'opposto del "machiavellico", che ci permette di adeguare il nostro comportamento alle circostanze.
Avere ideali dà un senso elevato alla nostra vita; avere ideali di vita troppo elevati, invece, può essere troppo faticoso.
Un esempio di ideale troppo elevato nella coppia è dover condividere sempre tutto: è un’ideale molto attuale, nato con le coppie moderne in cui i ruoli si sono allontanati da quelli tradizionali nel tentativo di raggiungere un’idea di parità uomo-donna. La donna non è più sottomessa, rassegnata al volere dell’uomo e vuole esprimere le sue idee, contemporaneamente invita il compagno a renderla partecipe delle sue emozioni anche quando lui non si rende ben conto di quanto gli sta succedendo a questo livello, poiché gli uomini non sono tradizionalmente così in confidenza col mondo interiore quanto le donne, che sanno verbalizzare molto meglio.


domenica 25 settembre 2011

Era: dea del matrimonio (2. la donna Era)

Era Campana, statua di marmo del II° sec. a.C. (Louvre, Parigi)
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Era - parte seconda: la donna Era
(di Sandra Muzzi)

DONNA FEDELE E MOGLIE
La donna Era si sente incompleta senza un compagno, sente un profondo bisogno di realizzarsi all’interno di una coppia.
Fin da bambina ha preferito il gioco “a marito e moglie”, sa da sempre che si vuole sposare e si fidanza già coi compagni dell’asilo.
Da ragazzina per lei è importantissimo avere un ragazzo fisso e si sposa molto presto.
 Per lei studio , lavoro, e perfino sesso e figli sono abbastanza (se non molto) aspetti secondari della vita: la sua vita e i suoi interessi ruotano intorno al marito, le piace farne il centro della propria vita e tutti sanno che lui viene prima di ogni altra cosa (sono considerate da tutti “molto sposate”) e persino i figli sanno che quanto c’è di meglio è sempre riservato a lui.

giovedì 22 settembre 2011

Era: dea del matrimonio (1: profilo mitologico)

Era Campana, statua di marmo del II° sec. a.C. (Louvre, Parigi)
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Era - parte prima: il profilo mitologico
(di Sandra Muzzi)

La maestosa, regale, splendida Era, che i romani conoscono come Giunone, era la dea del matrimonio. 
Fu la consorte di Zeus (Giove), divinità suprema dell’Olimpo che regnava sui cieli e la terra. 
Si pensa che il suo nome significhi “Grande Signora”, forma femminile della  parola greca heros (eroe). I poeti greci ne parlano come della “dea dall’occhio bovino”, per decantare i suoi occhi grandi e bellissimi. I suoi simboli erano la mucca, la Via Lattea, il giglio, l’iridiscente coda del pavone “tutta occhi”, simbolo della vigilanza che le era tipica. La mucca sacra fu l’immagine a lungo associata alla Grande Madre come dispensatrice di nutrimento, mentre la Via Lattea (o Galassia, dal greco gala, latte), riflette la credenza, precedente all’apparire delle divinità dell’Olimpo, che la Via Lattea provenisse dalle mammelle della Grande Dea come Regina del Cielo. 

lunedì 19 settembre 2011

Afrodite: dea dell'amore e della bellezza (3: lettura con il Voice Dialogue)

Disegno di AnnaGrazia Ogier

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Afrodite - parte terza: lettura della dea tramite il Voice Dialogue
(di Sandra Muzzi)

IL BAMBINO MAGICO
Forse dovremo scavare un po’ per trovare dentro di noi questa energia che è in sintonia con la dimensione magica della vita!
Ci siamo abituati a pensare che la vita richiede sforzo e sacrificio, che per cavarcela nel mondo dobbiamo farci furbi per non farci “fregare”. Ci sembra normale pensare di dover competere con gli altri nel mondo del lavoro per fare carriera e di dovere insistere per convincere gli altri delle nostre buone ragioni: combattere, discutere, faticare, sopportare…spesso vediamo la vita così e ne perdiamo la dimensione magica, quella che fluisce gioiosamente quando semplicemente seguiamo i desideri del cuore.

venerdì 16 settembre 2011

Afrodite: dea dell'amore e della bellezza (2: la donna Afrodite)

Disegno di AnnaGrazia Ogier

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Afrodite - parte seconda: la donna Afrodite
(di Sandra Muzzi)

DONNA CREATIVA E AMANTE
Rappresenta una forza immensa di cambiamento: il processo attrazione-unione-fertilizzazione-incubazione-nascita è identico, sia che si tratti di quanto ha luogo fra un uomo e una donna per il concepimento di un bambino, sia che si tratti di un lavoro creativo, artistico. C’è comunque una magia nell’aria: lo stato di incanto, di infatuazione che porta Afrodite e che determina il piacere per l’amore e per la bellezza.
Diventiamo la personificazione di Afrodite ogni volta che ci innamoriamo (di un uomo o di un lavoro creativo): entriamo in un periodo di coinvolgimento intenso e appassionato, in un’esperienza sensoriale d’immersione nel momento che risveglia la vista, il tatto, l’udito, l’immaginazione, il movimento, l’odorato e il gusto.
L’amante e l’artista scoprono spesso che tutti i loro sensi sono potenziati.

martedì 13 settembre 2011

Afrodite: dea dell'amore e della bellezza (1: profilo mitologico)

Disegno di AnnaGrazia Ogier

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Afrodite - parte prima: il profilo mitologico
(di Sandra Muzzi)

Afrodite, dea dell’amore e della bellezza, che i romani chiamavano Venere, era più bella fra le dee. I poeti ne hanno cantato la bellezza del volto e delle forme, dei capelli d’oro e degli occhi dardeggianti, della pelle morbida e degli splendidi seni. Per Omero era l’ "amante del riso", piena di un fascino irresistibile; fu il soggetto preferito degli scultori, che la ritraevano nuda o semivestita, rivelandone il corpo pieno di grazia e di sensualità: la Venere di Milo e l’Afrodite di Cnido sono, fra le tante, le più famose.

“Aurea” fu l’aggettivo più frequente usato dai greci per descrivere Afrodite: per loro voleva dire”bella”. E secondo Paul Friedrich, studioso insigne della dea, oro/miele, oro/parola, oro/seme sono linguisticamente collegati, a simboleggiare i più profondi valori di procreazione e di creatività verbale della dea.

domenica 11 settembre 2011

Settembre 2011: riprendono le nostre attività

Scopri le attività che ti proponiamo a partire da Settembre 2011!
Per qualunque informazione, contattaci all'indirizzo e-mail di Mantramanna oppure i recapiti che trovi all'interno delle due pagine del Programma 09/2011 contenute in questo post.
A presto!
scarica la prima pagina del nostro programma 09/2011

scarica la seconda pagina del nostro programma 09/2011

sabato 10 settembre 2011

Estia: dea del focolare e del tempio (3: lettura con il Voice Dialogue)

Disegno di AnnaGrazia Ogier
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Estia - parte terza: lettura della dea con il Voice Dialogue
(di Sandra Muzzi)

LA VECCHIA SAGGIA
C’è un’età in cui la donna acquisisce una particolare saggezza: è l’età che inizia con la menopausa, un’età che le nostre madri e altre generazioni prima di loro hanno vissuto drammaticamente, come la fine del loro valore nel mondo non avendo più la funzione di generare figli. 
Finchè il patriarcato ha dominato la psiche femminile, le donne non hanno riconosciuto il valore di questa fase della vita in cui l’energia, non più dispersa col sangue mestruale,  rende la donna simile alla dea Ecate, divinità legata alla luna nera, al potere nascosto, raccolto in se stesso, in attesa di dispiegarsi con rinnovata potenza. La donna anziana, se non intimidita dai credo patriarcali, è un punto di riferimento, conforto, consolazione per i giovani inesperti; i suoi occhi, che oggi vedono male da vicino, si sono avvicinati a infiniti aspetti della vita e dopo averli scrutati, sperimentati sulla sua pelle ora ispessita e ruvida, ora non la coinvolgono più, non la possono più travolgere, sconvolgere. 

mercoledì 7 settembre 2011

Estia: dea del focolare e del tempio (2: la donna Estia)

Disegno di AnnaGrazia Ogier

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Estia - parte seconda: la donna Estia
(di Sandra Muzzi)

VECCHIA SAGGIA E ZIA NUBILE
Archetipo della concentrazione sul mondo interno, punto fermo che dà senso all’attività, punto di riferimento che consente a una donna di rimanere salda in mezzo al caos del mondo esterno.
Silenziosa e non invadente, la sua presenza crea un’atmosfera di calore e di ordine che dà un senso di pace, la sua casa è un santuario quieto, un luogo di pace.
Priva di ambizione e di iniziativa, non desidera riconoscimenti sul lavoro, non dà importanza al potere e non conosce strategie per farsi strada, lavora con costanza e lealtà e rimane fuori dai giochi politici e dai pettegolezzi.
Eccelle in lavori che richiedono immobilità e pazienza (modella, fotografa).
Nei rapporti di amicizia è un rifugio sicuro, sa ascoltare con animo comprensivo, attento.
E’ una buona moglie e brava donna di casa che prepara e cucina per ricevere gli amici e poi rimane sullo sfondo mentre il marito intrattiene gli ospiti.

domenica 4 settembre 2011

Estia: dea del focolare e del tempio (1: profilo mitologico)

Disegno di AnnaGrazia Ogier

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Estia - parte prima: profilo mitologico
(di Sandra Muzzi)

Estia era la dea del focolare, o più precisamente, del fuoco che arde su un focolare rotondo
E’ la meno nota fra le divinità dell’Olimpo: insieme alla equivalente divinità romana, Vesta, non fu mai rappresentata da pittori e scultori con sembianze umane, ma la sua presenza si avvertiva nella fiamma viva, posta al centro della casa, del tempio e della città. Il simbolo di Estia era un cerchio. I suoi primi focolari erano rotondi e così i suoi templi. Né abitazione né tempio erano consacrati fino a che non vi aveva fatto ingresso Estia, che, con la sua presenza, rendeva sacro ogni edificio
Era una presenza avvertita a livello spirituale come fuoco sacro che forniva illuminazione, tepore e calore necessari a cuocere il cibo.

giovedì 1 settembre 2011

Artemide: dea della caccia e della luna (3: lettura con il Voice Dialogue)

Disegno di AnnaGrazia Ogier
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Artemide - parte terza: lettura della dea con il Voice Dialogue
(di Sandra Muzzi)

LA MATRIARCA
La matriarca è quell’energia nella donna che apprezza i valori femminili e svaluta quelli maschili. La matriarca dentro di noi considera la maternità, la cura e tutte le attività tradizionalmete considerate femminili come qualcosa di prezioso e potente insieme, e porta alla donna il senso della sua importanza e dignità; purtroppo tende spesso a giudicare gli uomini “infantili”, non interessati ad una crescita interiore, superficiali se non anche violenti.